JWST - L'Universo in un granello di sabbia

L'invisibilità dell'Universo ha cominciato a svelarsi ai nostri occhi più di 400 anni fa,
quando Galileo, con un gesto tanto semplice quanto rivoluzionario, puntò il suo
cannocchiale al cielo. L'Universo ci parla con la luce, le particelle e le onde
gravitazionali, ma la maggior parte di questo colloquio è invisibile ai nostri sensi. Per
capire, quindi, dobbiamo costruire gli strumenti adeguati a "vedere" quello che i
nostri sensi non possono percepire. Dai tempi di Galileo, il progresso tecnologico ha
continuamente espanso la nostra sensibilità, rendendo l'Universo sempre meno
invisibile. E l'ultima, straordinaria macchina costruita dagli uomini e dalle donne di
Scienza, il James Webb Space Telescope, ha già mostrato le sue incredibili e
bellissime immagini di un Universo sempre più vicino e affascinante.


Relatore dell’incontro: Fabrizio Vitali, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Ricercatore astronomo, si occupa di astronomia Infrarossa e divulgazione scientifica.
Ha ideato e condotto insieme ai colleghi dell’INAF delle passeggiate scientifiche
(“Startrekking”) che uniscono arte e astronomia oltre a spettacoli di divulgazione
scientifica