IHEP-INFN Joint Laboratory: la collaborazione scientifica e tecnologica tra Cina ed Italia nella Fisica e nelle sue applicazioni tecnologiche

La collaborazione scientifica e tecnologica tra l’Italia e la Cina nel campo della Fisica ha origine
negli ormai lontani anni ‘80, ma è nell’ultimo decennio che ha raggiunto per dimensioni e varietà il
ruolo di principale ambito di collaborazione tra le due Nazioni.
Mentre nel secolo scorso e nei primi anni del millennio le prime collaborazioni erano incentrate
sullo studio dei raggi cosmici, lo sviluppo maggiore si è avuto a partire dal 2009 con la Fisica delle
Particelle e con la Collaborazione BESIII, che ha portato ad oggi alla pubblicazione di circa 300
pubblicazioni su rivista a firma congiunta italo-cinese, senza contare i numerosi proceedings a
conferenze internazionali.
L’ IHEP-INFN Joint Laboratory (I2JL), il laboratorio congiunto di cui il Prof. Maggiora è il
Direttore dal 2015, coordina le attività di collaborazione nel campo della Fisica italiane in Cina e
cinesi in Italia, unendo in un’unica realtà l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e il suo
equivalente Cinese, l’Institute of High energy Physics (IHEP) della Chinese Academy of Science
(CAS) a Pechino.
In questo ambito oggi le collaborazioni attive spaziano dalla Fisica su satellite, per lo studio della
materia oscura (DAMPE) o per lo studio delle radiazioni elettromagnetiche in orbita e del loro
possibile utilizzo come precursori per eventi sismici di grande energia (CSES) ma anche per gli
esperimenti sulla futura Chinese Space Station (HERD), alla Fisica dei neutrini, per lo studio delle
oscillazioni dei neutrini e quindi della loro massa (JUNO), ed alla Fisica degli acceleratori e
rivelatori di oggi (BESIII) come di quelli che si devono sviluppare per le future infrastrutture di
ricerca possibili nei prossimi decenni (come CEPC e FCC).
Grazie ai Progetti Europei ed ai finanziamenti del programma H2020 della Commissione Europea,
oltre alle attività più puramente legate alla ricerca di base, stiamo assistendo ad interessanti
operazioni di trasferimento tecnologico dove tecniche di calcolo o di micro-elettronica sviluppate
nell’ambito della Collaborazione BESIII per la Fisica delle particelle possono trovare interessanti
applicazioni con un impatto diretto sulla vita di tutti giorni: dalle applicazioni medicali per
tomografie computerizzate e mammografie alle micro-infrastrutture di cloud computing
autoinstallanti e controllabili in modo remoto, che potrebbero essere molto utili alle piccole e medie
imprese italiane e cinesi.
Oltre agli aspetti più puramente scientifici verrà anche descritto come la collaborazione tra due
Nazioni così distanti possa prendere il volo in solo un decennio, grazie ad una complessa ragnatela
di accordi internazionali che traina e supporta allo stesso tempo i progetti condivisi ma anche e
soprattutto lo sviluppo del capitale umano, la dote principale di questa collaborazione in quanto

rappresenta le fondamenta dei futuri sviluppi nella collaborazione scientifica e tecnologica italo-
cinese, e delle sue potenzialmente vaste ed imprevedibili ricadute industriali.